«Eccolo umile, silenzioso, instancabile, raccolto nei suoi pensieri che corrono dalla preghiera, all'opera, sempre intento a scrutare i segni dei tempi. Il nostro Don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per esprimersi, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza al suo apostolato... Lasci che il Papa, a nome di tutta la Chiesa, esprima la sua gratitudine.»
Così si esprime Paolo VI il 28 giugno 1969. Don Alberione è in udienza dal Papa accompagnato dai partecipanti al secondo Capitolo generale e da una folta rappresentanza di Paolini e Paoline. In questa occasione il Papa conferisce al fondatore della Famiglia Paolina la croce "Pro Ecclesia et Pontifice".
Due anni più tardi, il 26 novembre del 1971, nel tardo pomeriggio, Paolo VI visita in forma privata Don Alberione morente. Alle 18,26 dello stesso giorno Don Alberione chiude la sua esistenza terrena. Le ultime parole lasciate come testamento spirituale ai suoi figli e alle sue figlie sono un invito alla speranza: "Muoio... prego per tutti, Paradiso!".
Queste sono le tappe essenziali della sua vita:
- 1884, 4 aprile – Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), Piemonte, nord d’Italia.
- 1890-1891 – Inizia la scuola primaria a Cherasco (Cuneo) e un anno dopo dice alla maestra: “Da grande mi farò prete!”.
- 1896, 25 ottobre – Entra nel Seminario di Bra (Cuneo). Ne esce nell'aprile 1900.
- 1900, ottobre – Entra nel seminario di Alba (Cuneo). È diretto dal Can. Chiesa.
- 1900, 31 dicembre – Durante l’adorazione notturna nel duomo di Alba “si sentì obbligato a fare qualche cosa per il Signore e gli uomini del nuovo secolo”.
- 1907, 29 giugno – È ordinato sacerdote ad Alba. Si laurea in teologia, e dopo un breve ministero a Narzole, è nominato Direttore spirituale dei Seminaristi.
- 1912 – Comincia a pubblicare la rivista “Vita pastorale”.
- 1913, 12 settembre – Assume la direzione del settimanale “Gazzetta d'Alba”.
- 1914, 20 agosto – Apre la Scuola tipografica “Piccolo Operaio”, la futura Società San Paolo (SSP), con due ragazzi: Desiderio Costa e Torquato Armani.
- 1915, 15 giugno – Fonda le Pia Società delle Figlie di San Paolo (FSP).
- 1917, 30 giugno – Fonda l’Unione Cooperatori Buona Stampa (oggi “Associazione Cooperatori Paolini”).
- 1921 – Nasce “La Domenica”, periodico che lui chiama il “viceparroco di carta”.
- 1924, 10 febbraio – Fonda le Pie Discepole del Divin Maestro (PDDM).
- 1924, 1° ottobre – Comincia a pubblicare la rivista “Il Giornalino”.
- 1926, 13 gennaio – Invia Don Giaccardo a fondare una comunità a Roma.
- 1927, 12-13 marzo – Erezione canonica della Società San Paolo e Voti religiosi di Don Alberione dinanzi al Vescovo di Alba, Mons. Francesco Re.
- 1931 – Prime fondazioni paoline all’estero: Brasile, Argentina e Stati Uniti.
- 1931, 25 dicembre – Nasce il settimanale “Famiglia Cristiana”.
- 1932, 15 agosto – Inizia la rivista “La Madre di Dio”.
- 1936, luglio – Don Alberione si trasferisce stabilmente da Alba a Roma.
- 1938, 7 ottobre – Fonda le Suore di Gesù Buon Pastore, le “Pastorelle” (SGPB).
- 1940-1945 (II Guerra mondiale) fa voto di erigere un santuario a Maria per la salvezza di tutti i membri della Famiglia Paolina.
- 1941, 10 maggio – Approvazione pontificia della SSP e delle sue Costituzioni.
- 1954, 30 novembre – Consacrazione del Santuario Regina Apostolorum a Roma.
- 1957, aprile-maggio – Primi Capitoli generali degli istituti SSP, FSP, PDDM.
- 1959, 29 giugno – Fonda le Suore di Maria Regina Apostolorum per le vocazioni, le “Apostoline”.
- 1960, aprile – Corso mensile di Esercizi ad Ariccia (Roma) per l'aggiornamento e approvazione pontificia degli Istituti paolini di vita secolare consacrata, aggregati alla Società San Paolo: Gesù Sacerdote, San Gabriele Arcangelo, Maria SS. Annunziata e Santa Famiglia.
- 1962-1965 – Don Alberione partecipa al Concilio Vaticano II.
- 1963, 3 dicembre – Decreto conciliare “Inter Mirifica” che consacra la predicazione con i mezzi di comunicazione sociale.
- 1969, 28 giugno – Onorificenza “Pro Ecclesia et Pontifice” dal papa Paolo VI.
- 1969, 5 agosto – Il II Capitolo generale SSP proclama Don Alberione Superiore generale emerito ed elegge a succedergli don Luigi Damaso Zanoni.
- 1971, 26 novembre – Alle 18,30 Don Alberione spira nella sua camera di Casa generalizia, un’ora dopo la visita personale di Paolo VI.
- 1981, 4 maggio – Nulla osta per la sua Causa di Beatificazione.
- 1996, 25 giugno – È dichiarato Venerabile da Giovanni Paolo II.
- 2003, 27 aprile – Don Alberione è dichiarato Beato.
Questa sua grande opera era già stata prefigurata nel lontano 1918 quando Don Alberione, parlando ad un piccolo gruppo dei suoi primi giovani, ispirato dallo Spirito diceva loro: "Alzate gli occhi, mirate in alto un grande albero di cui non si vede la cima: questa è la nostra Casa, che è davvero un "alberone"; voi non siete che alle radici. La Casa attuale, infatti, è soltanto la radice di questo grandissimo albero. Voi siete ai piedi di una grande montagna, salite su, mirate l'orizzonte, è tutto il mondo". Oggi i Paolini e le Paoline, sparsi in tutto il mondo, ringraziano il Signore per avere dato alla sua Chiesa questo apostolo instancabile.